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mercoledì 15 gennaio 2014

Dopo i Maya altre due fini del mondo nel 2014

конец света апокалипсис армагедон стихия

La profezia dei Maya si è rivelata infondata. Tutte le comete e i meteoriti, senza contare quello di Čebarkul sono volati accanto alla Terra, lasciandola intatta. Possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo? Certo che no. Per il 2014 ci vengono proposte ben due varianti del giorno del giudizio...

Per chi l’ha dimenticato, si tratta dell'Apocalisse, che ha le sue radici in miti e leggende di qualche popolo estinto da tempo (nel 2014 sarà il turno degli antichi vichinghi a impaurirci con una vicina e inevitabile fine), e anche la fine “cosmica” del mondo (secondo le previsioni, il prossimo anno, verrà tutto distrutto forse da alcune nubi acide, o forse da una nuvola di polvere cosmica, gli scienziati non ne sono ancora certi, proveniente dal centro della galassia e che distruggerà tutto sul suo cammino). In ogni caso, bisogna conoscere il nemico di persona.
Prima variante:
Ragnarök. 22 febbraio 2014
Ce ne parla il culturologo Vadim Šcherbakov:
Il 22 febbraio 2014 non sarà per nulla diverso da tutti i giorni precedenti o successivi. I media stanno cercando di creare intorno a questa data la stessa agitazione, che si era creata intorno alla “profezia Maya”. Infatti, nei miti di Ragnarök, parola che è spesso tradotta come “la morte degli dei”, non vi è alcuna menzione di una data specifica. Inoltre, se si prendono in considerazione gli eventi che precedono la fine del mondo nelle credenze germano- scandinave, e li si confronta con quelli attuali, diventa evidente che si tratta solo di una pura speculazione.
Nella raccolta di canzoni sui vecchi dèi antico- islandesi, e i suoi eroi “The Elder Edda” e “The Younger Edda” si fa riferimento ad un “terribile inverno”della durata di tre anni, il Fimbulvinter, che dovrebbe precedere Ragnarök. Tuttavia, come tutti abbiamo notato, negli ultimi tre anni non c’è stato ancora un mutamento delle stagioni...
Quest'anno, quello passato, e pure l'anno prima, l’estate c’è stata, almeno in Russia. Così Ragnarök, in teoria, non dovrebbe minacciarci. Ma chi lo sa? Forse in alcuni paesi la gente non ha avuto la fortuna di godere del sole cocente delle giornate di luglio, e quindi sono più a rischio di noi...
Seconda variante:
Nube acida mortale. 1 giugno 2014
Per quanto riguarda la gigantesca nube acida di 16 milioni di chilometri, generata da un buco nero e che sta venendo verso di noi a grande velocità dal centro della galassia, secondo l'Osservatorio americano “Chandra X-ray Observatory”, ci raggiungerà il 1 giugno 2014 e distruggerà tutta la civiltà. Sorprendentemente, gli scienziati americani hanno scoperto che si tratta di una “nube” che distrugge tutto al suo passaggio: pianeti, stelle e asteroidi.
Cioè, in realtà, è impossibile sfuggirle. Queste sono le felici prospettive. Sarebbe interessante sapere quanto sarà veloce il processo di distruzione del nostro mondo. Secondo le informazioni dell'osservatorio la velocità della “nube” è quella della luce. In realtà, non avremo nemmeno il tempo di avere paura e di rendercene conto, che saremo già morti. Ma gli scienziati non credono russi in questa previsione.
L’astrofisico Mikhail Odintsov afferma con certezza a “La Voce della Russia”:
Per essere precisi, vorrei sottolineare che l'osservatorio “Chandra X-ray Observatory” ha fatto la sua “scoperta” nel 2005. Allora informarono sul serio di una massiccia emissione di sostanze provenienti da un buco nero di grandezza tale, che nella storia delle osservazioni mai era stato segnalato prima d’ora. Ma i fatti si fermano a questo. Le emissioni sono avvenute nell’ammasso di galassie MS 0735+742, che distano da noi 2,5 miliardi di anni luce.
Anche se supponiamo che la nube di acido possa davvero muoversi alla velocità della luce, il che è impossibile perché ha un certo peso, ed altri fattori non gli consentirebbe di sviluppare una tale velocità, allora questa “nube” arriverà fino a noi in un futuro molto, molto lontano. Dopotutto un anno luce è di circa 10.000 miliardi chilometri. Ora moltiplichiamo la distanza di 10 000 000 000 000 km per 2,5 miliardi di anni luce, e si scoprirà quando la “nube” giungerà fino a noi.
In generale, semplicemente non avrà il tempo di raggiungerci all'inizio di giugno... Ma tutti sono in trepidante attesa che almeno una delle profezie, di carattere scientifico o mitico che sia, si avveri. Non si può sempre promettere e imbrogliare. Altrimenti presto nessuno crederà più ad alcuna notizia riguardante la fine del mondo

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