Translate

giovedì 18 giugno 2015

Ban Ki Moon (ONU): l’immigrazione di massa è un bene per l’Italia. Questo rincoglionito fa il segretario generale dell'Onu e ha anche detto che la diatriba con l'India per i marò è un problema fra Italia e India

Ban Ki Moon (ONU): l’immigrazione di massa è un bene per l’Italia

Ban Ki Moon, Il segretario generale dell’ONU, parlando a Bruxelles , manda il suo messaggio all’Italia senza giri di parole:
“L’Europa invecchia, se vuole mantenere il suo dinamismo, ha bisogno di migranti”, ha detto Banki Moon. Parlando poi del problema migrazioni in genere:
“…..I fattori di spinta includono guerre e sottosviluppo; quelli di attrazione includono il semplice miraggio di una fuga dalla povertà. L’Europa deve riconoscerne un altro: il suo deficit nella forza lavoro. Bassa crescita demografica e una transizione demografica ad un continente di vecchi. Se vuole mantenere il suo dinamismo, l’Europa ha bisogno di migranti”.
Quindi viene esclusa qualsiasi politica di contenimento e tanto meno di respingimento, al contrario, ha sostenuto Banki Moon bisogna accoglierli tutti, migranti e profughi (dalle guerre di cui l’ONU è complice)  evitando anche operazioni militari di affondamento dei barconi o di pattugliamento delle coste, non avrebbero senso, si tratta di “risorse preziose” che arrivano dall’Africa.
Messaggio quindi particolarmente rivolto all’Italia, ove  Ban Ki Moon era stato in visita, il cui governo aveva peraltro sollecitato, sul problema immigrazione, l’intervento dell’”illustre personaggio” e la risposta è arrivata puntuale e conforme a quanto prescritto dal vecchio piano dell’ONU di ripopolamento del nostro paese. Vedi: L’ONU predispone il piano per il “ripopolamento” dell’Italia
Considerando che il messaggio arriva dal segretario della più alta istituzione mondialista, quella cioè proiettata verso la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale, come più volte enunciato, sembra evidente che si tratti non di un semplice messaggio ma piuttosto di una direttiva precisa: dovete accogliere l’immigrazione di massa perchè questa costituisce “una importante risorsa per il vostro paese”. Esattamente la  stessa  tesi dei personaggi che sono notoriamente parte della sinistra mondialista come la Boldrini, Renzi, Mogherini, Pisapia, Riccardi, Marino e quant’altri operano nelle Istituzioni del nostro paese. In pratica ha parlato una delle supreme autorità, il loro “capo” (“ubi maior, minor cessat!”) ed i politici nostrani si sono subito prontamente adeguati senza neppure discutere le disposizioni ricevute.
Di conseguenza, come abbiamo più volte affermato su questo sito, secondo quanto aveva da anni anticipato l’antropologa Ida Magli nei suoi saggi, si prospetta la sostituzione etnica della popolazione italiana, ovvero un processo di africanizzazone dell’Italia, è un obiettivo preciso del mondialismo e costituisce una direttiva dell’ONU.
Non si trattava di una nostra visione catastrofista o complottista, la nostra tesi viene confermato ai più alti livelli.
Naturalmente questa politica migratoria, favorita dalle principali entità mondialiste come l’ONU, l’Unione Europea, la Banca Mondiale, il WTO, la Trilateral Commision, il CFR (Council of Foreign Relations), il Club di Roma ed altri, si accompagna ad una intensa opera di laicizzazione della società con la diffusione di politiche contro la natalità, contro la famiglia tradizionale, favorendo aborto, divorzio, riconoscimento di matrimoni gay, incitamento all’omosessualizzazione, con abolizione delle differenze di sesso (LGBT), eugenetica, ecc. A questa seguono le politiche dei governi che recepiscono le direttive, come si distingue quello italiano, con le circolari inviate dal ministro dell’Istruzione alle scuole, con il pretesto della lotta all’omofobia per diffondere la LGBT (indifferenza di genere), con le vessazioni fiscali abnormi sulle famiglie, sulla proprietà della prima casa, sulle piccole imprese, su tanti altri aspetti relativi all’economia tradizionale ed alle risorse locali.
Tutto deve essere collegato con la necessità, apertamente perseguita, di omologazione della società e dei mercati rispondendo all’esigenza di un percorso da seguire per arrivare ad un unico grande “Nuovo Ordine Mondiale” dove le differenze siano abolite, l’identità dei popoli cancellata in nome del multiculturalismo, la sovranità degli Stati nazionali abolita e sostituita dalle grandi istituzioni internazionali.
Un aspetto importante costituisce anche la contrapposizione della nuova ideologia laica al Cattolicesimo tradizionale con la diffusione di una forma di cultura laica e relativista che possa combattere efficacemente i “pregiudizi cattolici” sulla sessualità, sulla contraccezione e sulla visione tradizionale della famiglia. Questo si ottiene sia con la contrapposizione diretta all’etica cattolica sia con l’infiltrazione all’interno della Chiesa di predicatori laici che hanno l’importante compito di smontare i vecchi precetti e sostituirli con i nuovi, in linea con la politica conciliare e modernista dell’ultimo Papa.
Sono all’opera, oltre a tutto l’apparato dei media, una serie di organismi creati appositamente per la diffusione di queste idee e di questi concetti dietro l’apparente innocua finalità della “difesa diritti umani”, delle donne, per la “lotta alle omofobie”, ecc.. Molti di questi organismi sono finanziati dalle stesse centrali mondialiste o sono affiliazioni dell’ONU, della Open Society, finanziata da George Soros ed altre sono sponsorizzate da alcune delle più grandi multinazionali.
La diffusione di questa ideologia viene fatta contemporaneamente anche nei paesi di tradizione Ortodossa, tuttavia in questo caso si sono trovate molte più resistenze, tanto che un autorevole leader svedese ha dichiarato poco tempo fa che “il vero pericolo per l’Occidente (intendendo quello di un “Occidente” laico e relativista) non si trova tanto nell”islamismo quanto piuttosto nella Chiesa Ortodossa”.
Si riferiva questi anche alla ferma opposizione della Russia all’ondata dissolutoria presente in Occidente, dove il presidente Vladimir Putin si è appellato ai valori tradizionali ed alla difesa della famiglia e della tradizione cristiana, in contrapposizione a quanto avviene in Europa occidentale. Da quando Putin ha proferito questi discorsi, fortemente appoggiati dal Patriarca  della Chiesa Ortodossa di Mosca , è iniziata (guarda caso) una forte campagna di demonizzazione del leader russo, definito come il “nuovo Hitler” dai personaggi dell’establishment mondialista anglosassone.
Vedi: Hilary Clinton: “Putin ricorda Hitler”
In pratica, i predicatori mondialisti, dall’ONU alla UE, vogliono convincere che la soluzione alle scarse nascite nei paesi come l’Italia non si trova nella ricerca di politiche attive per la protezione della famiglia o nel favorire il lavoro per i giovani, la casa e la defiscalizzazione per i figli, al contrario, secondo loro, la soluzione si trova nell’importazione di grandi masse di  migranti africani o asiatici   che permettano l’afflusso di nuove forze giovani ed un apporto di mano d’opera di riserva per la società.
Naturalmente si omette di dire che le migrazioni di massa dipendono anche dalle politiche di destabilizzazione effettuate dagli USA e dai loro alleati   che hanno portato guerre e caos in molti paesi africani ed in Medio Oriente (Libia, Siria, Iraq, Nigeria, Somalia, ecc.).
Da tutto questo emerge la necessità che i popoli come quello italiano, ma lo stesso discorso andrebbe fatto per gli tutti altri (spagnoli, greci, portoghesi, francesi, ungheresi, ecc..), prendano coscienza del pericolo e dell’azione che stanno svolgendo le autorità politiche euroserve e piegate alle disposizioni di questi organismi sovranazionali. Se non si vuole accettare  che venga cancellata la propria cultura e la propria identità occorrerebbe una azione forte a tutti i livelli. Ci domandiamo se saranno in grado le nuove generazioni di comprendere il pericolo? I segnali non sono molto confortanti.
di Luciano Lago

Nella foto in alto: Ban Ki moon in visita in Italia

Nessun commento:

Posta un commento