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giovedì 25 giugno 2015

I 3 articoli che potrebbero salvare l’Italia,ma che la casta non applica per tenersi il “malloppo”


articoli costituzione

Sarebbero sufficienti gli articoli 2,3,4 della Costituzione per salvare l’Italia,ridando al popolo italiano stabilità economica e sociale,ma la casta non li applica per tenersi “malloppo” e privilegi.Ecco perchè.

Ognuno degli articoli sottoscritti dimostra l’incostituzionalità dell’operato della casta politica ai danni del popolo italiano

L’art.2 recita che la Sovranità appartiene al Popolo, che è dunque sovrano:

<<La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.>>
Il popolo quindi è sovrano per la Costituzione,ma come possiamo sentirci sovrani se siamo governati,rappresentati e vessati fiscalmente da persone che noi NON ABBIAMO MESSO AL POTERE DEMOCRATICAMENTE?
Come possiamo adempiere ai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale se non ci fanno più votare?Il voto è un diritto inviolabile!
E’ chiaro il motivo per cui non ci rendono sovrani applicando l’art.2,il popolo con un “colpo di matita” potrebbe mandarli tutti a casa mettendo fine allo sperpero di denaro pubblico e allo spartimento di poltrone che da anni “succhia” le casse dello stato.

L’ART. 3  prevede la pari dignità sociale fra i cittadini:
<<Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione , di opinioni politiche , di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.>>
Secondo la Costituzione quindi,tutti i cittadini dovrebbero avere pari dignità sociale senza alcuna distinzione.Ma come possiamo sentirci socialmente uguali e dignitosi se vi sono ex operai  con pensioni da 500€ maturate con 40 anni di contributi, ed ex politici con pensioni da 20.000 euro (come minimo) maturate con 5 anni di contributi?
Come possiamo essere uguali di fronte alla legge se vi sono poveri supertassati e ricchi sottotassati?
Sempre secondo l’ art 3 della Costituzione è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano l’uguaglianza tra i cittadini,quindi è compito del governo e del Presidente abolire privilegi,vitalizi,super pensioni e super stipendi che rendono loro “diversi” da noi!
Ovviamente non lo faranno mai,applicandolo, il sopra descritto articolo nuocerebbe alle loro tasche…ma gioverebbe all’intera comunità ridandole una dignità ormai persa.

L’art.4 prevede il lavoro come DIRITTO di ogni cittadino:

<<La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.>>
Secondo la Costituzione quindi il lavoro è un diritto che la Repubblica deve garantirci.Come possiamo considerare il lavoro un diritto garantito ,quando il  governo tartassa imprese e piccoli imprenditori,costringendoli a licenziare anzichè assumere?
Applicare questo articolo per la casta significherebbe abbassare le tasse per far ripartire l’economia e di conseguenza le assunzioni,ma ciò nuocerebbe sempre alle loro tasche……
Il discorso resta sempre lo stesso,tutelano solo i loro interessi,non quelli dei cittadini,le leggi ci sono ma non le rispettano,ma siamo soprattutto noi a non farle e non farci rispettare

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