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domenica 11 ottobre 2015

GLI "INTERESSI MOLTO SPECIALI" DIETRO L'ACCORDO (FIRMATO) DEL TPP

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FONTE: RT.COM
PARTENARIATO TRANS-PACIFICO (TPP): PERCHE’ COSI’ TANTO SEGRETO A RIGUARDO ? 
I negoziati sul più grande accordo commerciale del globo (il TPP) sono stati tenuti in gran segreto per 20 anni ma qualche informazione è comunque trapelata. Gli esperti commentano le potenziali implicazioni del trattato.
Questo trattato potrebbe rivelarsi una sorta di “killer”
Vedremo continuare i grossi problemi con l’industria farmaceutica e la manipolazione dei prezzi, dice il dottor Jack Rasmus, professore di politica economia all’Università di Santa Clara in California.
RT: Non ci molte informazioni disponibili su questo trattato fino ad oggi. Quali potenziali implicazioni crede che possa avere?


Dr. Jack Rasmus: Ci sono delle indiscrezioni che sono saltate fuori. E credo che una delle più importanti sia che questo trattato potrebbe rivelarsi una sorta di “killer”. Con questo voglio dire, nello specifico, se si guarda alle disposizioni che sono state rivelate sull’accordo per quanto riguarda i farmaci generici.
Questo accordo proteggerà l’industria farmaceutica negli USA che sta già manipolando i prezzi per i consumatori americani, incrementando il costo di medicinali che salvano vite di più di migliaia di punti percentuali oramai e creando un vero e proprio problema negli USA sulla possibilità di legiferare a riguardo. Quello che fa quest’accordo è semplicemente proteggere le compagnie farmaceutiche. Permette loro di continuare a far pagare questi prezzi elevatissimi ancora per un periodo da 5 a 8 anni; fa in modo che i farmaci generici non possano contribuire ad abbassare i prezzi. Si tratta di una grande concessione fatta all’industria farmaceutica. E permetterà… soprattutto perché quest’accordo scavalcherà tutta la legislazione in materia se entrerà in vigore… non saremo in grado di far passare nessuna legge a riguardo negli Stati Uniti. E questo accordo prevede delle Corti speciali, non saremo neanche in grado di contestare la regolamentazione. Permette alle corporazioni di appellarsi a queste Corti speciali per intentare cause contro i governi che cercheranno di regolamentare il settore. Per questo motivo vedremo continuare i grossi problemi con l’industria farmaceutica, manipolazione dei prezzi e problemi connessi. E poi, certo, c’è anche l’industria del tabacco.
RT: Qualcuno chiama quest’accordo “la più grande minaccia globale a Internet”, saprebbe dirci come mai?
JR: Il problema è la capacità di intentare cause contro i governi, di essere in grado di passare legislazioni che regolino queste compagnie, evitare che alzino i prezzi come stanno facendo negli Stati Uniti. Ma se le disposizioni di questo trattato entreranno in vigore allora i governi avranno vita dura nel cercare di regolare queste corporation ed evitare che facciano ancora più profitti attraverso la rete. Questo è in generale un grande problema all’interno dell’accordo. I governi non saranno in grado di regolare le industrie; le corporation saranno in grado di alzare i prezzi a piacimento.
RT: Si dice che uno degli obiettivi dell’accordo transpacifico (TPP) sia quello di mettersi un passo avanti alla Cina che non è inclusa nell’accordo. In che misura crede sia vero?
JR: Fa assolutamente parte del pivot asiatico di Obama. Se quest’accordo non si farà, salterà tutto l’aspetto economico della sua strategia che prevede l’accerchiamento della Cina. Vedremo se passerà oppure no. Ci sono molte opposizioni potenziali all’interno del Congresso. Ma non lo sapremo prima dell’inizio del prossimo anno.
Si tratta più di un’armonizzazione della regolamentazione internazionale che di un trattato di libero scambio
La maggior parte dell’accordo riguarda l’estensione delle leggi USA sui brevetti, i marchi e la regolamentazione sui copyright ad altre nazioni, dice l’esperto economico Felix Moreno.
RT: Come fa a capire le implicazioni del TPP?
Felix Moreno: Prima di tutto, per fortuna, abbiamo avuto qualche informazione da WikiLeaks. Ma è davvero preoccupante che il trattato sia stato negoziato in così gran segreto, e ci vuole davvero molta riservatezza per coprire ben 8 anni di negoziati. Le implicazioni principali, i titoli da prima pagina che sono stati forniti dai promotori dell’accordo e dai firmatari dicono che si tratti solo di riduzioni di tariffe. Ma la realtà è che le tariffe che saranno ridotte non erano di per sé rilevanti se non in alcuni casi, per esempio, per l’agricoltura neozelandese… ma la maggior parte dell’accordo riguarda l’estensione delle leggi USA sui brevetti, i marchi e la regolamentazione sui copyright ad altre nazioni, firmatarie dell’accordo… Ci sarebbero potute essere riduzioni delle tariffe molto più sostanziose, per esempio… l’agricoltura giapponese… hanno fatto molte eccezioni su quelle cose. Per questi motivi si tratta più di un’armonizzazione delle regole internazionali piuttosto che di un accordo di libero scambio.
RT: Perché crede che ci siano così poche informazioni disponibili su questo accordo?
FM: Per quello che abbiamo visto quest’accordo è stato scritto e negoziato in primis da “interessi molto speciali”, da grandi multinazionali con tornaconti in tutte quelle nazioni. E ovviamente se avessero visto questi dettagli diventare di dominio pubblico sarebbe stato molto più difficile far ratificare il trattato nei vari parlamenti nazionali. Per esempio, quest’accordo dovrà essere ratificato dal Congresso americano e c’è un bel po’ di opposizione lì da parte, ad esempio, dei sindacati dell’industria automobilistica e degli ambientalisti che credono che quest’accordo avrà un impatto negativo in alcune nazioni. C’è anche un bel problema con le leggi sul lavoro e sull’impiego, che saranno rivoluzionate in molte di queste nazioni. Stiamo parlando di più di un terzo dell’economia mondiale e di più di un terzo degli scambi internazionali globali. È chiaro che avrà influenza sulla vita di molte persone ed è per questo che chi era maggiormente coinvolto nella stesura dell’accordo ha lavorato così duro per assicurarsi che non venisse rivelato niente al pubblico. E che il pubblico non avesse potuto dire quanto invece aveva da dire, specialmente negli Stati Uniti.

fonte http://www.comedonchisciotte.org/

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