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sabato 17 ottobre 2015

IL FRECCIAROSSA IN CAMBIO DEL CIMITERO NUCLEARE NAZIONALE NEL SALENTO?




di Gianni Lannes


Ideale per vacanze e villeggiature distensive; ma all’occorrenza  anche per far tabula rasa in modo da consentire il passaggio di metanodotti che porteranno il gas in Europa, previa invenzione a tavolino dell'infezione di Xylella. A proposito Renzi ed Emiliano: dove sono le prove scientifiche del contagio degli ulivi? Non è tutto. Un'altra amara sorpresa potrebbe essere quella della realizzazione nella Puglia meridionale del famigerato cimitero nucleare nazionale, ribattezzato impropriamente "deposito unico". E si perché a volte, la fregatura viene dalle caratteristiche geomorfologiche.

Secondo chi detta legge per conto straniero, la piana dell’Arneo è perfetta dal punto di vista geologico e geomorfologico. Siamo a nord ovest di Nardò, al confine con la provincia di Taranto. Il rischio sismico in quel comprensorio è considerato infinitesimale dagli esperti istituzionali di Sogin, Ispra e Ingv.  In ballo c’è la realizzaizone di una infrastruttura di superficie dove mettere in-"sicurezza" i rifiuti radioattivi e che consentirà la sistemazione definitiva di circa 75 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e lo stoccaggio a tempo indeterminato di circa 15 mila metri cubi di rifiuti ad alta attività i più pericolosi). Ma è un grave rischio o un’opportunità per il Salento? La possibilità che ci sia è altissima, prossima al cento per cento: l’ingegner Raffaello De Felice, ultimo responsabile del settore «Impianti nucleari» dell’Enel, rivelò qualche anno fa che Nardò e Manduria erano località “papabili” per ospitare una centrale nucleare. Nel 2008 Grazia Francescato (ex presidente del Wwf Italia) all’epoca in veste di responsabile nazionale dei Verdì, rivela - senza essere stata mai smentita - che Nardò può essere il sito individuato dal governo tricolore quale deposito di scorie nucleari.  

Oggi ho indirizzato una e-mail a Michele Emiliano (presidente pro tempore della regione Puglia), per sapere a che punto siamo. Vedremo se risponderà o meno. Non è che per caso in in ca,biop di un treno veloce appiopano al levante d'Italia i rifiuti nucleari del belpaese, accompagnata dalla solita promessa di posti di lavoro e sviluppo?

 Ed ecco a voi, le parole di Emiliano: «Devono darci il Frecciarossa a Lecce» (13 ottobre, Quotidiano di Lecce).14 ottobre 2015: Frecciarossa: una dichiarazione del presidente Michele Emiliano:

«Il Frecciarossa partirà da Lecce prima dell’inizio dell’estate. La lunga e laboriosa trattativa con il Ministro Delrio ha dato il risultato che tutti i pugliesi si aspettavano. Per l’inizio del servizio occorrerà adeguare la linea, come già sapevamo, e aspettare l’allestimento di un secondo convoglio per consentire alla linea di rispettare gli orari previsti. Il tutto è stato possibile grazie all’azione del Governo che si è impegnato a ripianare le eventuali perdite del prolungamento sino a Lecce. Ciò significa che ho dovuto prendere a mia volta l’impegno a nome di tutti i pugliesi a promuovere l’utilizzo da parte dei viaggiatori di questo treno in modo da garantirne l’esercizio. Voglio dunque ringraziare il ministro Delrio per la sensibilità mostrata nei confronti del Salento, della Puglia e di tutto il Mezzogiorno. Desidero anche ringraziare le testate giornalistiche che si sono mobilitate assieme ai sindaci, ai consiglieri regionali, ai parlamentari di tutti gli schieramenti. Se abbiamo colto questo risultato il merito è di tutti coloro che hanno mostrato unità di intenti e grande attenzione verso il territorio che li ha espressi. In questo momento il mio pensiero va alle migliaia e migliaia di cittadini che si sono mobilitati in favore della partenza del Frecciarossa da Lecce. Il loro impegno e la loro partecipazione sono stati decisivi per cogliere questo importante risultato»

riferimenti:















http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/10/il-frecciarossa-in-cambio-del-cimitero.html

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