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lunedì 4 gennaio 2016

Schiavo e Più Schiavo (Politici Servi)

Haarpo - Anticorpi.info 
L'ultima volta vi ho eruditi sul perché noialtri ragazzi oligarchi riteniamo che alla maggior parte di voi debba essere - diciamo così - revocato il permesso di soggiorno su questa terra.

C'è però un altro tema che ci sta particolarmente a cuore.
E' il nostro sogno, la nostra ossessione, il progetto su cui ci trastulliamo da secoli.

Parlo della riduzione in schiavitù della razza umanaof course. E quando dico riduzione in schiavitù voglio dire a tutti gli effetti; non come accade oggi, mediante la matrix, che andrà bene come espediente temporaneo ma dal punto di vista della soddisfazione personale lascia molto a desiderare.

Parlo di completa sottomissione; della possibilità di disporre di qualsiasi individuo su questo pianeta mediante aggeggi assimilabili a un joypad, pressappoco come si fa con Mario della Nintendo. In ogni momento e per ogni necessità. Non so se mi spiego.

LO SCORSO RISVEGLIO COLLETTIVO
Vi fu un tempo in cui tutto ciò era realtà. Nella antichità noi oligarchi eravamo venerati come dei in terra. Governavamo per "diritto divino", nel senso che la gente era convinta che le nostre teste coronate fossero una cosa decisa dagli dei. Tutto era semplice e meraviglioso. Qualcuno ti contraddiceva? Tu lo facevi scuoiare vivo. Un altro ti si rivolgeva con parole men che adoranti? Via la lingua. La figlia del panettiere ti attizzava più delle cortigiane? Ebbene, incaricavi qualcuno di recarsi a comperare un chilo di pane e cinquanta chili di figlia del panettiere.

Ma intorno al Diciottesimo secolo accadde qualcosa che ci colse alla sprovvista. La gente che si era sempre bevuta le fregnacce sulla discendenza divina ed il sangue reale, incominciò a risvegliarsi. Bada che non sto parlando di qualche mente sveglia. No, il fenomeno coinvolse un sacco di gente contemporaneamente. Una massa abnorme di plebei improvvisamente consapevoli della fregatura che per secoli noialtri ragazzi della oligarchia gli avevamo rifilato.

Puoi ben capire quanto delicata fosse la situazione. Se non ci fossimo inventati un magheggio alla velocità della luce avremmo rischiato di perdere non solo il potere, ma perfino le nostre stesse inestimabili vite!
Sicché dopo esserci consultati decidemmo di agire in modo tale che nella forma tutto cambiasse, affinché nella sostanza potessimo proseguire a governare come si era sempre fatto. 

Organizzammo la rivoluzione francese e i successivi moti rivoluzionari che per decenni sommossero il mondo. Offrimmo vittime sacrificali alle folle assetate di vendetta, e nel frattempo facemmo in modo che si instaurasse questa nuova forma di organizzazione sociale, la cosiddetta: "democrazia rappresentativa."

La cosa è buffa perché tra tutte le forme di governo teorizzate e sperimentate nel corso dei secoli proponemmo proprio quella più irrealizzabile; la più utopistica, convinti che il popolo ci rispondesse con una sonora pernacchia.
Ebbene, ancora una volta se la bevvero.

Creammo così le figure che oggigiorno siete indotti a ritenere "gli uomini più potenti del pianeta", e da allora cessammo ufficialmente di esistere, lasciandovi l'illusione di essere i padroni del mondo per il semplice fatto di apporre una crocetta su una scheda elettorale più o meno ogni quattro anni, in favore del vostro "uomo potente" preferito. 

Adesso che ci penso quella fu la prima cosa che ci preoccupammo di fare: trovare qualcuno che si assumesse la responsabilità dei casini che avremmo provocato per ritardare l'avvento di un nuovo risveglio collettivo. Qualcuno che attirasse su di se le attenzioni, le nevrosi e le rimostranze del popolo affinché noialtri potessimo dedicarci in tutta tranquillità allo studio di una soluzione - diciamo così - definitiva.

Selezionammo perciò tra i nostri migliori schiavi quelli più propensi all'annichilimento, e facemmo di loro degli specchietti per le allodole.

Proprio così, amico mio. Per quanto schiavizzato tu possa essere, vi è qualcuno che ti è superiore nella'attitudine allo zerbinismo. Qualcuno disposto a svendere il proprio nome, il proprio onore, la propria dignità, e soprattutto la propria libertà intellettuale in cambio di un piatto di lenticchie. 

Sto parlando degli uomini politici, of course.

Non tutti, ma quasi. Sebbene taluni siano animati da buone, ingenue e sterili intenzioni, tutti gli altri intraprendono le loro carriere ben consci di dovere rinunciare ad ogni autonomia intellettuale in cambio dei privilegi che offriamo loro in cambio. Voglio dire, questi tizi denotano perfino un certo orgoglio nell'incarnare la più moderna versione di kapò sul mercato. Pur di possedere qualche milione in banca ed una sfilza di puerili privilegi di rara inutilità, calpestano continuamente le loro idee, il loro libero arbitrio, la loro stessa anima, e abbracciano con entusiasmo le loro catene, facendo tutto quanto necessario affinché le redini del mondo restino saldamente nelle nostre mani.

TOP SLAVE
Che spasso! Quello dei politici fu uno dei magheggi meglio architettati di tutta la nostra illuminata carriera di oligarchi. Modestia a parte, quando si tratta di fare magheggi su scala globale non ci batte nessuno.

Malgrado questi poveri disgraziati facciano una vita d'inferno: sveglia alle sei, sempre di corsa, sempre in giro tra conferenze, congressi, commissioni parlamentari, riunioni elettorali, comizi elettorali, incontri di stato, summit economici, concertazioni sindacali; tutta roba su cui - ti garantisco - non hanno alcuna reale voce in capitolo.
Nonostante siano le persone più sole al mondo, ben consapevoli che l'apparente amichevolezza ed interessamento della gente celi sempre - e sottolineo sempre - un fine utilitaristico. Nonostante siano costretti a mentire sapendo di mentire e ripetere, ripetere ovunque, innumerevoli volte, sempre le stesse menzogne, con tutto lo stress psicologico che ne consegue. Nonostante siano obbligati a sorridere a comando come stupidi bambolotti. Nonostante siano costretti ad apparire sempre in forma, reattivi, informati. Nonostante siano derisi praticamente da chiunque, ad iniziare dalle loro stesse mogli per finire con i satiristi politici. Nonostante siano obbligati ad andare in giro circondati da squadriglie di guardie del corpo che li separano dalla realtà e dal mondo. Nonostante gli sia preclusa la possibilità di trascorrere due serate di seguito in compagnia dei loro congiunti, che non sembrano soffrirne gran che. Nonostante siano bersagliati da monetine, componentistica fotografica, scarpe, souvenir, insulti, uova marce. Nonostante a volte debbano riparare in qualche esercizio commerciale per sottrarsi al linciaggio. Nonostante siano obbligati a metterci la faccia e di conseguenza debbano presenziare a frequenti, pallosi teatrini istituzionali in compagnia di altri burattini di altra nazionalità. Nonostante debbano partecipare a lunghi talk show nei quali per giunta non sono neppure liberi di esprimersi liberamente, in quanto stipendiati per insultarsi a vicenda e inventarsi scuse su scuse per giustificare i casini che noialtri, da dietro le quinte, provochiamo. Nonostante, infine, una volta entrati nel club non possano uscirne fin quando lo decidiamo noi.

Nonostante tutto ciò, noi oligarchi siamo riusciti a fare in modo che la gente identificasse in costoro gli "uomini più potenti del pianeta." Chiamaci fessi. Perché - sai - comandano il mondo. Vanno in giro sotto scorta, in auto blu, ed hanno un sacco di belle case ed il privè riservato al Billionaire. Wow!

Detto tra noi, questa è tutta roba da schiavi; zuccherini per cavalli ammaestrati. Tu ce lo vedi un uomo davverodico davvero potente fare una vita grezza come quella di un politico? Andare a sfoggiare ricchezza in Sardegna in mezzo a un nugolo di mignotte e papponi? Andiamo, siamo seri. Saranno anche più danarosi e più in vista di molti altri schiavi, ma restano pur sempre degli schiavi di bocca buona.

Quand'è che un uomo può definirsi davvero potente? Forse quando viaggia in una auto blu? O quando le sue opinioni, la sua libertà intellettuale, la sua moralità sono in vendita, acquistabili in ogni momento dal primo lobbista che ne abbia voglia, come un fumetto su Ebay? Eh, no, tutti questi aspetti esprimono uno status di sottomissione alle leggi della matrix. E chiunque sia assoggettato a matrix non può definirsi davvero potente.

Il vero potere è quello al di fuori della matrix. Quello in mano agli amministratori del sistema, questo geniale ambiente fittizio entro cui la gente nasce e muore senza mai essere sfiorata dal sospetto di avere vissuto in catene.

Altro che sveglia alle sei, scadenze improrogabili e dibattiti tra buoi. Insomma, che gusto ci sarebbe ad essere gli uomini più potenti del mondo se poi ci si dovesse sbattere peggio di un qualsiasi precario? Gli uomini davvero potenti non si sbattono e sono molto gelosi della loro privacy. Fidati, è così. Le auto blu, le ville sontuose, i locali esclusivi sono il minimo che noialtri oligarchi potessimo concedere a questi poveri disgraziati in cambio del loro annichilimento morale e del loro compito di capri espiatori. Tutto sommato non mi sembra così difficile da capire. Chi sceglierebbe di rischiare la vita al posto nostro, di calpestare la propria identità e la propria anima, se in cambio non potesse godere di qualche piccola soddisfazione materiale?

IL NUOVO RISVEGLIO COLLETTIVO
Tornando al discorso principale, come ti dicevo, fino a qualche tempo fa la gente continuava a bersela. La stampa se la prendeva con i politici, l'opinione pubblica se la prendeva con i politici, i satiristi se la prendevano con i politici. I cineasti impegnati se la prendevano coi i politici.
E noialtri nel frattempo potevamo lavorare in tutta calma al progetto che in un futuro non troppo lontano ci avrebbe consentito di uscire nuovamente allo scoperto, rivendicare il nostro diritto divino e ricominciare a fare cose strabilianti tipo nominare senatore un cavallo.

Sta di fatto che proprio adesso che il nostro progetto era ormai ad un passo dalla concretizzazione, quel maledetto fenomeno è ricominciato. Eh, già, porco Horus. Un nuovo dannato risveglio collettivo. Ad un tiro di schioppo dai chip. Dalla fine degli anni '60 del secolo scorso la ipnosi è ricominciata a scemare, e la gente sta ricominciando a mangiare la foglia.

La situazione ricorda quella di trecento anni fa, ma con una basilare differenza: ci siamo già giocati la carta della democrazia. Voglio dire, una ennesima finta rivoluzione presupporrebbe l'instaurazione di un nuovo assetto politico che sia migliorativo rispetto a quello attuale; già, peccato che non ne esistano! Come puoi migliorare un concetto già utopistico? Tutte le possibilità opzionabili apparirebbero comunque inadeguate rispetto al tanto decantato (finto) 'governo del popolo.'

Per cui non ci resta che stringere i denti e resistere ancora per qualche anno, almeno fino a quando i nuovi chip corporei non si saranno mediamente affermati.

Abbiamo intensificato il bombardamento mediatico: cronaca nera, sesso e stronzate a tutto spiano. Per confondervi le idee abbiamo immesso fluoruro nella acqua corrente, mercurio nei vaccini e metalli pesanti nell'aria. Ultimamente abbiamo perfino simulato un cambiamento epocale eleggendo un presidente degli Stati Uniti nero (eravamo indecisi tra il nero e la donna, ma poi abbiamo scelto il primo). Ogni giorno che passa ci inventiamo qualcosa che rallenti questo fottuto processo di risveglio: crisi economiche, licenziamenti di massa, disastri naturali, guerre al terrorismo. Abbiamo messo in pratica tutte le carte del Gioco degli Illuminati, e probabilmente tra non molto ci giocheremo pure quella della "invasione aliena". Insomma, stiamo raschiando il fondo del barile pur didistrarvi ancora per quel poco che manca alla diffusione dei chip.

Dopodiché potrete anche risvegliarvi in massa come nel film La Notte dei Morti Viventi, ma ormai sarà tardi. Coi microchip le cose torneranno semplici e meravigliose come un tempo. Perfino migliori, oserei dire, poiché finalmente tra il popolo bue e Mario della Nintendo non passerà più alcuna differenza. A noi il joypad, a voi il compito di saltellare.

http://compressamente.blogspot.it/2015/12/schiavo-e-piu-schiavo-politici-servi.html

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