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sabato 5 maggio 2018

#PDDìo ...di Stefano Davidson


Allora, Kalandrino fa disfa, tenta colpi gobbi, si autoesalta, sbaglia sostanzialmente tutto quello che fa, crolla infine clamorosamente portando con sé il Partito.
Si arriva al voto e il risultato è il peggiore di tutti i tempi (per distacco). Kalandrino allora si allontana, bofonchia, piagnucola, dà le dimissioni (ma solo perché non darle sarebbe peggio).
Il Partito allora faticosamente raggranella qualche decimo di punto e si solleva molto lentamente sì ma pur sempre si solleva dal 18,7 elettorale e tenta un'utopica risalita. Qualcuno addirittura gli dà ruoli e importanza che non hanno più.
Kalandrino se ne accorge e si ributta nell'agone sentenziando, "vetando", delirando. Il Partito, incredibile dictu, lo applaude e lo segue ancora una volta.
E, immancabilmente, scende addirittura sotto i livelli della peggiore batosta di sempre calando verso il 17% a velocità siderale.
Da cui la domanda:
Ma il PD oggi è un'accozzaglia di aspiranti suicidi, di incompetenti da competizione o semplicemente di collusi di merda?
Stefano Davidson

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